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il viaggio di novembre 2015

Quasi due settimane di viaggio, tra il 30 ottobre e il 12 novembre, con due nostri volontari dall’Italia, Tommaso e Matteo (l’architetto). Questa volta, abbiamo scelto di raccontarvelo giorno per giorno, per farvi comprendere al meglio in cosa consiste un ‘viaggio Senegol’ e qual è il senso del nostro progetto. In fondo al post trovate una selezione di foto, qui l’album completo dalla nostra pagina Facebook.

30 ottobre

Atterriamo a Dakar, Meridiana ci informa che i nostri bagagli sono rimasti in Italia e arrivano mercoledì. Usciamo quindi dall’aeroporto più leggeri. Dormiamo a Parcelles, in una camera da Luciana, nostra amica italiana che vive da 5 anni in Senegal come giornalista e cooperante.

31 ottobre

h7:45 dalla stazione di Dakar prendiamo il 7pt place per Saint-Louis, e arriviamo circa alle 13:30, alloggiamo sull’isola, dalla solita famiglia (Mame Dior e Balla).

Appuntamento alle h15 con Nalla sul nostro terreno. Facciamo una lunga conversazione sul passato presente e futuro del nostro progetto, raccontiamo come il tentativo fatto di affidare la gestione del progetto, e quindi del centro, al comitato di associazioni locali non sembra stare funzionando in maniera ottimale. Esprimiamo di conseguenza la richiesta dell’associazione che Nalla diventi il nostro punto di riferimento in loco, un volontario che possa rappresentare l’associazione portando avanti ogni giorno il progetto.

Nalla risponde con un discorso molto ampio che dimostra di aver compreso il senso di tutto, ma andando dritto al punto: è disponibile a diventare il nostro rappresentante in loco. Lo farà con impegno, e come volontario. Nalla, alla fine della nostra conversazione sul suo ruolo per Senegol, ci racconta in dettaglio l’assetto amministrativo e politico di Gandon e Saint-Louis chiarendoci alcune questioni.

Per esempio:

  • Il Senegal ha 14 regioni, una è quella di Saint-Louis.
  • La Regione di Saint-Louis è composta da 3 dipartimenti: Dagana, Podor e Saint-Louis.
  • Il dipartimento di Saint-Louis è composto da 4 Comuni: Saint-Louis, Gandon, Gandiol e Mpal.
  • Gandon è un Comune composto da 56 villaggi (di cui il villaggio di Gandon fa parte), a differenza di Saint-Louis. A Gandon vi è la sede del Consiglio Comunale, ma l’arrondissement e gli uffici tecnici hanno sede a Rao, è una condizione inusuale.
  • La sindaca di Gandon è ministra del Governo, quindi poco presente. Ha due aggiunti, il primo è Mr. Khalilou Ba, oltre che un capo di Gabinetto. Molti dei presidenti di commissioni sono rimasti gli stessi della ‘giunta’ precedente.

La sensazione è quella di aver trovato persona giusta, con la quale riusciamo a comunicare bene in maniera orizzontale. Finita la riunione (che si è svolta seduti su 3 cocci di mattone all’ombra di un albero nel nostro terreno) passiamo due ore a casa di Nalla e della sua famiglia, nel villaggio di Bekhar, dove guardiamo le foto di famiglia e leggiamo la sua tesi in urbanistica, molto interessante per la comprensione del contesto. La tesi descrivere i fenomeni di urbanizzazione del territorio comprese tra Saint Louis e Gandon. Il panorama è quello di una città, Saint Louis, in forte crescita estendendo la questione abitativa ai comuni limitrofi. Uno dei problemi principali sui quali Nalla si sofferma è la mancanza di dotazione di spazi pubblici nel comune di Gandon che sta lottizzando gran parte della propria superficie territoriale


1 novembre

h11 incontriamo l’imprenditore edile Pouye e Aly Lo (l’ingegnere dell’impresa), presente anche Nalla.

  1. Si comincia dalla revisione puntuale del contratto, articolo per articolo, discutendo soprattutto ove si parla di penali e di “garanzia” in seguito all’esecuzione dei lavori.
  2. Poi si passa alla definizione dei disegni, con Nalla che ci saluta. Finiti i disegni, iniziamo la revisione del capitolato, guardandola voce per voce e ricalcolando i totali.
  3. Interrompiamo la sessione di lavoro, ci viene offerto il pranzo.
  4. Finiamo la revisione del capitolato.
  5. Al tramonto facciamo un sopralluogo al terreno.
  6. Tornati in ufficio, firmiamo il contratto!
  7. Ci diamo appuntamento a venerdì per rivedere i disegni.

Extra-capitolato rimane l’allaccio idrico (necessario) e l’allaccio elettrico (da valutare). Per entrambi, manderemo una delega di Doudou a Pouye, o a Nalla, così che possa richiedere lui un preventivo alle due società pubbliche che se ne occupano, sottoponendolo per accettazione.

I lavori dureranno massimo 8 mesi dalla ricezione del bonifico.

2 novembre

Decidiamo di fare una visita individuale a tutte le associazioni, per aggiornarli sulla firma del contratto e sull’ingresso di Nalla come volontario dell’associazione.

Claire Enfance – Babacar Diop

Babacar é d’accordo nell’ingresso di Nalla come rappresentante locale di Senegol nel progetto. Questo aiuterà molto nei rapporti con il comune e il territorio. Si raccomanda che ci sia sempre priorità nell’utilizzo del campo ai bambini talibės e in generale ai giovani in difficoltà. Ribadisce che a Saint-Louis c’è mancanza di spazi per il gioco. Babacar dice che il processo di scelta dell’impresa non è stato trasparente, questa è l’unica cosa sulla quale non è d’accordo. Ribadiamo con forza che se il processo è stato certamente migliorabile, tutto è stato fatto in buona fede, questo non accettiamo che si questioni. Per altri lavori, miglioreremo. Per il resto tutto ok, il centro sarà un gioiello.

Per quanto riguarda le attività di Claire Enfance, hanno da poco lanciato un programma finanziato dall’Austria (e ripreso su ndar info: http://www.ndarinfo.com/SAINT-LOUIS-CLAIRE-ENFANCE-lance-un-programme-de-protection-au-profit-des-enfants-en-situation-de-vulnerabilite_a14057.html) per seguire 20 giovani lavoratori per 3 anni nell’inserimento professionale. Oltre alle attività del centro, situato come sempre a sud dell’isola, fanno dei corsi di formazione per grand talibes in differenti quartieri della città.

Talibertè – Aris Faye

L’Espace Jeune, il luogo dove ci troviamo e dove lavora ha Aris, ha un nuovo direttore che conosce meno il territorio. In ogni caso il lavoro va bene.

Per quanto riguarda Taliberte hanno da poco chiuso la vecchia sede, attualmente fanno solo interventi nelle daara legati alla salute e sicurezza dei talibe. Il costo dell’affitto era molto alto (100.000 FCFA al mese) e questo andava a scapito degli interventi. Per riavere uno spazio fisico, stanno facendo una raccolta fondi con la svizzera per l’acquisto di un terreno dove creare un nuovo centro.  Sono sempre disponibili ad accogliere volontari stranieri, ma non per meno di 2 mesi.

Per quanta riguarda Senegol è molto contento della scelta di Nalla e dell’avvio lavori, finalmente il sogno si concretizza ed è contento che entri una figura neutra nella gestione del progetto.  Ribadisce la priorità nell’utilizzo del campo, prima i talibé, poi i giovani del territorio, e infine tutto ciò che può rendere il centro autonomo dal punto di vista economico. Ha già in mente di far suonare dei gruppi musicali all’inaugurazione, poi suggerisce di creare una biglietteria all’ingresso (un buco nel muro) per gli eventi a pagamento. Riguardo la scelta dell’impresa, si fida del nostri tecnici.

Su nostra specifica domanda, è disponibile a essere presente come garante che il centro sportivo funzioni rispettando i principi sui quali è nato.

Maison de la Gare – Mapate Bousso, l’amministratore (Issa è in Spagna)

E’ contento delle novità, sia di Nalla che dei lavori in partenza. Maison de la gare conferma interesse nel progetto ed è disponibile a “mettere qualche cosa” per il funzionamento del centro. Pensano di organizzare 1 giorno a settimana per andare a Gandon. Per quanto riguarda le attività dell’associazione il dormitorio realizzato 2 anni fa non è ancora molto utilizzato.

Hanno invece recentemente fatto un bel progetto di volontariato con 4 volontari di un’università americana e hanno preso un terreno a 20 min da Saint Louis verso Nord per fare un orto più grande, così da liberare spazio nel loro cortile.

Hanno un nuovo ping pong in legno, realizzato da un volontario straniero. L’ex direttore dell AEMO (l’istituto della giustizia minorile locale) è diventato volontario e membro del cda dell’associazione, e ha preparato un programma di formazione per i lavoratori del centro,  la cui partecipazione verrà aperta a tutti le altre associazioni attive nel campo dl infanzia in città. C‘è una volontaria canadese, e una psicologa francese, che 2 gg a settimana lavora a mdlg.

A livello di Staff, oltre a Issa e Mapate, ci sono 4 ragazzi che lavorano al centro (tra cui Noel) e 4 grand talibé (tra cui il mitico Arouna) che sono incaricati di seguire ciascuno un’attività.

3 novembre

La Liane – Claude Hallegot

Esordisce dicendo di essere sempre molto presa dalle emergenze che accadono a Saint-Louis. Essendo La Liane l’unica associazione che è realmente una casa, molto spesso le autorità si appoggiano a loro per i casi più difficili.

In ogni caso conferma l’appoggio al nostro progetto, e ci informa che da dicembre avranno un bus con autista, grazie a una donazione dall’estero, e questo faciliterà l’utilizzo del terreno. Esprimiamo l’auspicio che l’utilizzo di questo autobus possa essere condiviso con le altre associazioni del comitato, prevedendo ovviamente un rimborso spese, e si dimostra possibilista in tal senso.

Incontro con il Comune di Gandon:

Presenti:

  • Tommaso, Matteo, Nalla – volontari dell’associazione Senegol
  • Khalilou Ba – primo Aggiunto della Sindaca
  • Insa Wade – Presidente commissione sport e gioventù
  • Ndiage Diop – Presidente commissione demaniale
  • Birane Diop – Presidente commissione ambiente
  • Mamadou Diop – Presidente della commissione cooperazione
  • Mohammed Diop - Capo di Gabinetto della Sindaca

Apriamo la riunione noi, ringraziando per l’opportunità della visita e specificando come per noi sia importante mantenere sempre una buona relazione con le istituzioni locali. Aggiorniamo sui progressi del nostro progetto, quindi la scelta dell’impresa e l’ingresso di Nalla come volontario. Fermo restando il principio di un luogo dedicato in primis all’infanzia in condizioni di vulnerabilità esprimiamo la volontà di renderlo un centro ben integrato e aperto al territorio. Passiamo la parola a Nalla, che rinforza localmente le nostre parole.

Il Vicesindaco, dopo i convenevoli, pone il tema del permesso a costruire, necessario per i lavori, così da sanare anche la costruzione del muro. Il capo di Gabinetto dice che siccome il terreno è vicino al cimitero, non è stato usato per il torneo di calcio della pausa delle scuole (navetan) e in ogni caso non potrà ospitare manifestazioni con troppo pubblico. Il Vicesindaco rimarca l’importanza della firma della convenzione, che a suo dire va accellerata.

Chiudiamo l’incontro, oltre che i soliti ringraziamenti etc., accordandoci per un nostro invio il giorno stesso o la mattina dopo del protocollo in formato .doc, per poi rivederci venerdì pomeriggio per la firma. Invitiamo nel frattempo il Comune al torneo di giovedì.

Dopo l’incontro Nalla ci porta a visitare il “poste de santé” di Gandon, di cui lui è presidente. Si tratta di una struttura a cavallo tra un’infermeria e un piccolo ospedale. Andiamo poi insieme a Nalla al bar Flamingo di Saint-Louis, per riflettere sull’incontro e rimodulare la proposta di protocollo da inviare al Comune. Nalla ci dice che il Comune è molto frammentato politicamente, tanti presidenti di commissioni sono gli stessi che con la giunta precedente.

Oltre che al protocollo, lavoriamo all’identificazione di una forma di gestione, prendendo come esempi strutture a noi note, o note a Nalla (come il poste de Santé). E’ un momento molto intenso di lavoro insieme, è un momento bello, vero.

4 novembre

La mattina lavoriamo sull’affinare il protocollo al centro culturale francese. Nel primo pomeriggio andiamo a Maison de la Gare, dove traduciamo alcuni farmaci italiani per l’infermiera del centro, e giochiamo a ping pong e corsa con i sacchi con i raazzi.

Alle h16 ci raggiunge Nalla da Gandon, rivediamo con lui l’ultima versione del protocollo e lo inviamo insieme a M. Khalilou Ba, il primo aggiunto del Sindaco.

La sera siamo ospiti a cena di Nalla, nella casa della sua famiglia a Bekhar. E’ un’esperienza molto bella, mangiamo praticamente due volte, prima con le donne, e facciamo un giro a piedi molto suggestivo nel paese, dove conosciamo varie persone. Abbiamo anche una conversazione molto interessante con un ragazzo e una ragazza senegalese, oltre che con Nalla, sulla condizione della donna e la poligamia.

5 novembre

Alle 6 di mattina, Tommi va in stazione dei bus per recuperare i bagagli in arrivo da Dakar con il tramite di Lay, l’amico di Luciana. Dopo vari giri, li troviamo.

Alle 9 ci avviamo con Balla (il figlio della famiglia che ci ospita) al terreno di Gandon, dove cominciamo a lavorare per pulirlo, insieme ai 3 operai (con carretto) assoldati da Nalla. Fa molto caldo, ma ce la facciamo.

Matte alle h14 torna a Saint-Louis per recuperare le associazioni al punto di incontro (di fronte all’espace jeunes), Tommi va a pranzo da Nalla.

Al torneo partecipano Maison de la Gare, Taliberté, la Liane e la scuola di Gandon. Claire Enfance non si presenta all’appuntamento (c’è il solo Babacar, che dice di essersi capito male con il suo collega Boubacar), e la Daara arriva troppo tardi. Tutte le partite del torneo vengono arbitrate dal mitico Balla e gestite da Matteo. Ogni tanto c’è un po’ di tensione per le partite, ma tutto nella straordinaria ordinarietà.

Tommi chiude le chiavi della macchina di Nalla dentro la macchina, quindi dobbiamo aspettare un fabbro e coadiuvarlo nell’intervento fino a che, a buio ormai pesto, la macchina viene riaperta e possiamo procedere alla premiazione.

Il torneo viene vinto da Maison de la Gare, con i soliti rigori epici, contro la scuola di Gandon.

6 novembre

In mattinata, ci avvisa Nalla che il Comune è disponibile a incontrarci. Matte rimane a casa un po’ debilitato.

Incontro con il Comune di Gandon

  • Nalla Mbaye – volontario dell’associazione Senegol
  • Tommaso Goisis – volontario dell’associazione Senegol
  • Khalilou Ba – primo Aggiunto della Sindaca
  • Ndiage Diop – Presidente commissione demaniale
  • Mamadou Diop – Presidente della commissione cooperazione
  • Abibatou Ndiaye – Presidente della commissione gare d’appalto
  • Mamadou Diop – Presidente della commissione cooperazione

Il vicesindaco ringrazia dell’invio del protocollo, che non è ancora riuscito a vedere e condividere con gli altri consiglieri. Chiede che venga fissata una scadenza per la firma, concordiamo sul 9 gennaio, accordandoci sulle procedure per la firma.

In ogni caso, aspettiamo le loro osservazioni per condividerle con il comitato delle associazioni di Saint-Louis. Nelle mail che gli mandiamo ci chiede di tenere sempre in cc anche Mamadou Diop.

Il vicesindaco prende atto che abbiamo già scelto l’impresa, noi ricordiamo di aver inserito nel contratto il coinvolgimento di manodopera locale, e Nalla organizzerà presto in questo senso un incontro tra l’imprenditore e il Comune.

Scattiamo una foto prima di salutarci, poi Nalla viene a casa nostra a Saint-Louis, così conosce la famiglia che ci ospita.

7 novembre

Sabato, inizia il weekend di vacanza.

Ale h15 andiamo con Balla a vedere un torneo di lotta in un piccolo paesino a 15 km da Saint-Louis. Si scoprirà che il torneo inizia circa alle dieci di sera, ma l’attesa in una famiglia che ci ha ospitato si rivelerà un momento molto intenso.

8 novembre

Domenica, ci dedichiamo alla sport. Prima una partita di tennis, nel club coloniale, bellissima atmosfera decadente, poi guardiamo la moto-gp (Marquez m…a). Incontriamo per pranzo Saliou, il fratello di Nalla, arrivato il giorno prima dall’Italia, dopo arriva l’ora del ping pong.

9 novembre

Ci rechiamo al dispensario delle suore indiane nel quartiere Isra, per portare i farmaci. Come sempre, c’è una lunga fila d’attesa, e le suore sono molto felici dei nostri farmaci e di incontrarci.

Incontro con Pouye

Salutiamo l’imprenditore, accordandoci sulle prossime fasi:

  1. Invio da parte sua dei disegni definitivi con correzioni al piano luci e allineamento fondazioni.
  2. Nostra validazione scritta
  3. Primo bonifico (effettuato il 24 novembre)
  4. Avvio lavori dopo 10 giorni dalla ricezione del bonifico, con contestuale richiesta di preventivo per allaccio idrico ed elettrico alla societé de l’electricité e alla societé de l’eau.

Andiamo a Gandon dove con Nalla e la presidente della commissione gare di appalto del Comune (Madame Abibatou Ndiaye) portiamo una donazione di farmaci al poste de Santé di Gandon. Poi passiamo a risalutare il secondo aggiunto della Sindaca e Birane Diop (presidente commissione ambiente) che si raccomanda di creare tanto verde nel terreno. Salutiamo così ufficialmente il Comune prima della nostra partenza.

Incontro con le associazioni

Presenti:

  • Tommaso, Matteo e Nalla, di Senegol
  • Babacar Diop di Claire Enfance
  • Aris Faye e Diadji Sarr di Taliberté
  • Noel Coly di Maison de la Gare

Aggiorniamo sugli incontri con il Comune sul protocollo, e sull’iter dei lavori.

  1. Babacar è contento di Nalla e vuole firmare appena possibile il protocollo.
  2. Aris consiglia di chiarificare in convenzione ruolo di Nalla come rappresentante di Senegol e di trovare maniera coinvolgere la comunità delle persone di Gandon e non solo il Comune
  3. Noel: siamo insieme nel progetto, attenzione a ribadire la priorità alle associazioni che si occupano di bambini in condizioni di vulnerabilità, meglio sia messo per iscritto.
  4. Aris si augura un incontro tra il costruttore Pouye e le associazioni affinché l’impresa capisca per chi sta facendo dei lavori, qual è il senso sociale del progetto. Nalla, come volontario di Senegol, si prende il compito di organizzarlo e prima farà visite individuali a tutte le associazioni per approfondire la conoscenza della loro attività.

A mezzanotte e mezza, prendiamo il bus per Dakar, ma prima ci fermeremo a Toubab Dialaw

10 novembre

Arriviamo a Toubab Dialaw all’alba, dormiamo sulla spiaggia. Colazione e pranzo da Nabou sulla spiaggia, prima e dopo facciamo acquisti per il mercatino Senegol, con lunghissime e divertenti contrattazioni. Verso le 16 ci avviamo per Dakar, dove arriviamo alle h19, pasta e dormita a casa di Luciana e Stefania.

11 Novembre

Andiamo con Saliou (il fratello di Nalla, arrivato dall’Italia per tornare a vivere in Senegal) a vedere la suo nuova proprietà, così che Matteo possa dare dei consigli sul progetto architettonico, poi andiamo al mercato Soumbodioune, dove effettuiamo altri acquisti.

Torniamo a casa, Matteo va al mercato del pesce con Luciana e il parigino per la grigliata della sera.

Verso le 21, passa Aly Lo, l’ingegnere di Pouye, per farci vedere i disegni del progetto aggiornati. In realtci vedere i disegni del progetto aggiornati.nar e-mail.

Grigliata di gruppo, taxi per l’aeroporto e partenza.

Au revoir Senegal, eccoci Italia.

 

 

 

 

Il viaggio di luglio 2015

L’entusiasmo dei bambini e la consapevolezza di rispondere a un bisogno vero. La fatica di affrontare le lungaggini burocratiche di un paese straniero e le incomprensioni, inevitabili, di quando si mettono insieme tante teste in vista di un obiettivo comune.

È stato un viaggio a due facce quello di luglio, per Senegol. Intenso, arricchente. E difficile, inutile negarlo. Ma utile. Il centro polifunzionale di Gandon è sempre più vicino.

Grazie a questo viaggio del nostro presidente Doudou e di Paolo  abbiamo  trovato l’azienda costruttrice con cui completare i lavori del centro: la costruzione di spogliatoi, classi, spazi multifunzionali e bagni con i fondi raccolti grazie alla Maratona di Milano del 2014.

È con Pape Pouye che i nostri architetti e ingegneri Margherita, Sara e Matteo lavoreranno a distanza, per spostare dalla carta e i disegni, il centro polifunzionale di Gandon.

La missione ha poi confermato un ingresso cruciale in Senegol: Nalla. Per la prima volta un abitante di Gandon, un insegnante, entrato in contatto con la nostra associazione grazie a parenti che vivono in Italia, ha cominciato a coinvolgere i bambini di Gandon e la daara del villaggio al nostro campo. Così sarà anche più facile relazionarci con il Comune.

Naturalmente, non è potuto mancare un torneo. Ogni volta, la dimostrazione che il terreno, il centro, e l’insieme degli attori locali hanno un fortissimo potenziale. Andiamo avanti.

Abbiamo anche vissuto gli ultimi giorni di Ramadan la festa della Korité (in arabo, id al-fitr) che segna la fine del mese di digiuno per i musulmani, che in Senegal rappresentano la netta maggioranza. Paolo ne ha parlato qui: http://www.qcodemag.it/2015/08/01/korite-nelle-banlieues/

Tutte le foto del viaggio, si trovano qui.

A prestissimo

i volontari e le volontarie di Senegol