L’entusiasmo dei bambini e la consapevolezza di rispondere a un bisogno vero. La fatica di affrontare le lungaggini burocratiche di un paese straniero e le incomprensioni, inevitabili, di quando si mettono insieme tante teste in vista di un obiettivo comune.
È stato un viaggio a due facce quello di luglio, per Senegol. Intenso, arricchente. E difficile, inutile negarlo. Ma utile. Il centro polifunzionale di Gandon è sempre più vicino.
Grazie a questo viaggio del nostro presidente Doudou e di Paolo abbiamo trovato l’azienda costruttrice con cui completare i lavori del centro: la costruzione di spogliatoi, classi, spazi multifunzionali e bagni con i fondi raccolti grazie alla Maratona di Milano del 2014.
È con Pape Pouye che i nostri architetti e ingegneri Margherita, Sara e Matteo lavoreranno a distanza, per spostare dalla carta e i disegni, il centro polifunzionale di Gandon.
La missione ha poi confermato un ingresso cruciale in Senegol: Nalla. Per la prima volta un abitante di Gandon, un insegnante, entrato in contatto con la nostra associazione grazie a parenti che vivono in Italia, ha cominciato a coinvolgere i bambini di Gandon e la daara del villaggio al nostro campo. Così sarà anche più facile relazionarci con il Comune.
Naturalmente, non è potuto mancare un torneo. Ogni volta, la dimostrazione che il terreno, il centro, e l’insieme degli attori locali hanno un fortissimo potenziale. Andiamo avanti.
Abbiamo anche vissuto gli ultimi giorni di Ramadan la festa della Korité (in arabo, id al-fitr) che segna la fine del mese di digiuno per i musulmani, che in Senegal rappresentano la netta maggioranza. Paolo ne ha parlato qui: http://www.qcodemag.it/2015/08/01/korite-nelle-banlieues/
Tutte le foto del viaggio, si trovano qui.
A prestissimo
i volontari e le volontarie di Senegol